Raccolta Domenico Lucchetti

Tra i soggetti più rilevanti si trovano: edifici storici, vedute e opere d'arte di città italiane ed estere, ritratti individuali e di gruppo di personaggi di ambito locale, nazionale, internazionale, immagini relative ai conflitti mondiali e a eventi storici di rilievo. L'arco cronologico coperto dai fondi che costituiscono la Raccolta Domenico Lucchetti è quindi assai ampio e va dall'ultimo quarto dell'Ottocento agli anni Settanta del Novecento. Particolarmente interessanti sono i fondi il cui materiale fotografico rappresenta una preziosa testimonianza delle trasformazioni urbanistiche e sociali di Bergamo e provincia, nonché di importanti eventi e manifestazioni legati alla storia locale.

All'interno della raccolta si contano 33 nuclei tra fondi e raccolte costituite da stampe e negativi sia su lastra sia su pellicola. Composta da 12.500 stampe in bianco/nero, 13.000 negativi su pellicola e 15.000 negativi su vetro, la raccolta si presenta infatti divisa in diversi fondi che tengono traccia della stratificazione originaria del materiale fotografico, assai eterogeneo per provenienza, tipologia, datazione e soggetti ritratti. In fase di inventariazione e catalogazione si è rispettata la struttura dei diversi nuclei che compongono il fondo e si è mantenuto l'ordinamento così come pervenuto al Museo delle storie di Bergamo. La presenza di note al verso di alcune stampe lascia intuire che certe aggregazioni sono state operate da Lucchetti stesso in una fase successiva alla ricezione dei fondi, spostando fototipi da un corpus ad un altro, molto probabilmente sulla base del soggetto ritratto.

Il complesso archivistico che costituisce la Raccolta Domenico Lucchetti è stato in parte depositato da SIAD Fondazione Sestini nel 2000 e in parte donato dallo stesso Domenico Lucchetti nel 2005. La raccolta è frutto dell'attività collezionistica di Domenico Lucchetti che, mosso da un forte sentimento di salvaguardia nei confronti della fotografia intesa come testimonianza storica ed etnografica, ha da un lato recuperato raccolte, collezioni e archivi a rischio di dispersione e dall'altro documentato attraverso il mezzo fotografico migliaia di immagini ritenute preziose testimonianze da conservare per ricostruire la storia della città e non solo. All'interno della raccolta si trova dunque materiale originale, come stampe e negativi su lastra e pellicola, ma anche riproduzioni fotografiche di documenti e immagini realizzate da Lucchetti stesso tra gli anni '60 e '70. Tra i fondi catalogati e consultabili online vi sono: Fondo Itala Bianzini; Fondo Bergamo Città 800; Fondo Bergamo Città 800 centenarie; Fondo Bergamo Provincia 800; Fondo Bergamo Provincia 800 centenarie; Fondo Bergamo città 900; Fondo Bergamo provincia 900; Fondo montagne bergamasche; Fondo Ritratti bergamaschi; Fondo Piano di Risanamento; Fondo Convento di San Francesco; Fondo Ducato di Piazza Pontida; Fondo Prospero Crescini; Fondo Antonio Locatelli; Fondo Muzio; Raccolta Sacchiero; Fondo Cavalli; Fondo Terzi; Fondo Maria Gaffuri; Fondo Giorgio Bonomi; Fondo Eugenio Goglio; Fondo Comune di Parigi; Fondo Artiglieria; Fondo Vedute; Fondo Vedute del Giappone; Fondo Vedute di Nizza; Fondo Vedute del Trentino; Fondo Vedute di Venezia; Fondo Opere d'arte; Fondo Città e opere d'arte; Fondo Ducato di Piazza Pontida; Fondo Rea; Fondo Bruno Frattini; Fondo Famiglia Giovanelli de Noris; Fondo Giovanni Brasi; Fondo Tenente Marinelli; Fondo Maggiore Zanetti; Fondo Famiglia Passer; Fondo Sfuso; Fondo Geografo; Fondo Carlo Calogero Soncini; Fondo Cortesi-Pozzi. Tutti questi fondi sono costituiti da stampe fotografiche originali - soprattutto all'albumina o alla gelatina ai sali d'argento su carta baritata. Diversi per supporto: il Fondo Ditta Cittadini, composto da circa 6.000 lastre di vetro; il Fondo Eventi Ritratti e Vedute del Territorio, costituito da oltre 10.000 fotogrammi su pellicola negativa che riproducono stampe fotografiche; il Fondo cartoline Bergamo e provincia che riproduce sempre su pellicola 4711 cartoline del territorio bergamasco. Infine, il Fondo Eugenio Goglio, il Fondo Piano di Risanamento e il Fondo Convento di San Francesco sono costituiti da fototipi su carta baritata, molto probabilmente ristampe da negativo originale ottenute a distanza di decenni dalla data dello scatto.
Numerosi sono i nomi di fotografi e studi fotografici, italiani ed esteri, cui gli scatti sono riconducibili: tra i più noti a Bergamo e ricorrenti nella raccolta sono Andrea Taramelli, Giona Ogliari, Alessandro Terzi, Wells Mauri. Diverse le case editrici: spiccano l'Istituto Italiano di Arti Grafiche e i Fratelli Alinari. Ai nuclei fotografici organizzati per soggetto o provenienti da persone e famiglie con cui Lucchetti è entrato in contatto - e di cui è mantenuta traccia nella denominazione del fondo - si affiancano corpus archivistici frutto dell'attività di alcuni fotografi. Tra questi ricordiamo: il Fondo Itala Bianzini, il Fondo Prospero Crescini, il Fondo Giorgio Bonomi, Il Fondo Ditta Cittadini, il Fondo Antonio Locatelli e il Fondo Carlo Calogero Soncini.