Emilia

Le fotografie che costituiscono questa serie sono frutto della selezione compiuta dal fotografo per la realizzazione del volume "Emilia", pubblicato nel 1987, sia da Poligrafiche Bolis sia da Zanichelli. Si tratta di stampe in bianco e nero e di diapositive a colori che ritraggono paesaggi, palazzi, monumenti e luoghi caratteristici delle località emiliane.
Dopo l'introduzione, il libro è suddiviso in otto capitoli, ognuno dei quali descrive una diversa città o una zona caratteristica della regione, attraverso le fotografie di Pepi Merisio e del figlio Luca, e i racconti di Dario Zanelli, che si soffermano non solo sulle bellezze architettoniche e paesaggistiche, ma anche sulle tradizioni, la cultura, la religiosità e il lavoro artigiano di questi luoghi. I primi due capitoli sono dedicati ai paesaggi montani degli Appennini al confine con la Toscana e con la Liguria e si intitolano, rispettivamente, "L'Appennino dall'Abetone al Secchia" e "Chiese e castelli sui monti"; alla via Emilia e alle località che vi orbitano attorno è riservato il terzo capitolo, dal titolo "L'Emilia lombarda"; il quarto capitolo, "Tra Parma e Reggio", descrive le città di Parma e Reggio Emilia; sulle province di Modena e Bologna si sofferma il quinto capitolo, a cui è dato il titolo "La pianura e la collina"; il sesto capitolo, intitolato "Modena operosa e gentile", riguarda la città di Modena; con "Bellezza e saggezza di Bologna" gli autori rendono onore al capoluogo emiliano; infine, con l'ottavo capitolo, "La magica Ferrara e le Valli", si chiude la trattazione con la città e la provincia di Ferrara.

La serie è costituita da 55 stampe in bianco e nero, su carta o carta politenata (da MER_pos_148 a MER_pos_202) e da 83 diapositive a colori (da MER_dia_166 a MER_dia_248). I fototipi erano originariamente conservati in un'unica scatola, intitolata "EMILIA - B.N COLORE B.N. COLORE".
Tutte le fotografie contenute nella scatola costituiscono il materiale preparatorio per la realizzazione del volume "Emilia" e tutte, ad eccezione di due stampe e nove diapositive, sono pubblicate in esso. Di conseguenza, dal punto di vista archivistico, la sottoserie relativa a questa pubblicazione figlia in schede singola foto corrispondenti ai fototipi presenti nella scatola.
Le stampe hanno dimensioni varie, dalla più piccola, di 20,5x19,5 cm, alla più grande, di poco superiore al formato 30x40 cm, ma prevale, con 49 fototipi, il formato 20x30 cm; le diapositive hanno formati regolari e sono in numero di 76 nel formato 2,4x3,6 cm (una delle quali montata in un telaio in cartoncino) e di 7 nel formato 6x6 cm.

Attento osservatore della realtà, Pepi Merisio coglie con questi scatti la vita che si svolge attorno ai monumenti che ritrae. Colti nell'atmosfera sospesa conferita dalla presenza della neve, nella quotidianità della gente del posto che li frequenta, nella loro immutabilità dinnanzi allo scorrere del tempo, questi luoghi regalano un panorama complesso e sfaccettato non solo dell'arte e della storia emiliana, ma anche della cultura e della socialità. Particolare attenzione è riservata al contesto agricolo, a cui sono dedicati numerosi scatti in cui la regolarità dei solchi lasciati dai mezzi agricoli nel terreno e l'alternanza delle coltivazioni si contrappongono alla natura incontaminata e predominante.
Ad eccezione di due stampe (MER_pos_152 e MER_pos_154) e di nove diapositive (MER_dia_171, MER_dia_175, MER_dia_190, MER_dia_201, MER_dia_206, MER_dia_207, MER_dia_222, MER_dia_241, MER_dia_248), tutti i fototipi sono stati pubblicati nel 1987 sul volume "Emilia", in cui gli scatti di Merisio sono affiancati da brevi racconti di natura storica, artistica e culturale curati da Dario Zanelli.
Sulla base della consuetudine di Pepi Merisio di non attribuire un titolo alle proprie fotografie, si è ritenuto di non conferire dignità di titolo proprio alle annotazioni presenti al verso delle stampe o sulle bustine che contengono le diapositive, poichè interpretabili solamente come appunti dell'autore circa il luogo e la data dello scatto.
Si segnala che alcune stampe, in considerazione della collaborazione attestata nella realizzazione del volume, sono state attribuite sia a Pepi Merisio sia al figlio Luca perchè si conservano i negativi attribuibili a quest'ultimo, oppure perchè, in mancanza del negativo, non è stato possibile stabilirne la paternità.
Le fotografie si datano complessivamente agli anni compresi tra l'avvio dell'attività professionale di Pepi Merisio, che risale al 1947, e la prima edizione del volume in cui sono pubblicate, andata in stampa nel 1987. Per alcune stampe è stato possibile, attraverso un confronto con i negativi conservati, circoscrivere la data di realizzazione al periodo intercorso tra lo scatto e l'edizione del libro; per due diapositive, la datazione è stata elaborata mediante il confronto con negativi che ritraggono lo stesso soggetto e che sono riferibili alla stessa circostanza sulla base della presenza di dettagli non replicabili.