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descrizione soggetto
I soggetti rintracciabili all'interno della "Rubrica 9 - anno 1967" rispecchiano l'attività svolta dal fotografo Fausto Asperti come titolare dello studio Foto Express e come fotoreporter per il giornale della città "L'Eco di Bergamo". Si trovano così fotografati molti degli aspetti della vita di Bergamo e dei suoi cittadini, da quelli culturali e sociali a quelli politici, religiosi e sportivi. Non mancano i fatti di cronaca e le testimonianze dei cambiamenti urbanistici della città.
Numerose sono state le collaborazioni di Asperti con personalità di spicco, tra cui l'architetto Sandro Angelini, il restauratore Mauro Pelliccioli e l'allievo Sandro Allegretti, per i quali documenta le campagne di restauro. Tra i committenti dei servizi figurano anche le istituzioni e le associazioni del territorio come la Banca popolare di Bergamo, il Credito Bergamasco, l'Associazione commercianti, l'Associazione artigiani, la Camera di Commercio, la Biblioteca civica Angelo Mai, l'Accademia Carrara, solo per citarne alcuni.
Tra i servizi fotografici che documentano gli eventi pubblici e privati tenutisi a Bergamo e in provincia, conservati sotto la "Rubrica 9 - anno 1967", a titolo di esempio si segnalano i seguenti: "XII Congresso provinciale A.C.L.I.", "IX Gran Premio Bergamo - Concorso internazionale del film d'autore"; "Festival della canzone dei ragazzi Orobichino d'oro", "Visita a Bergamo del presidente polacco Edward Ochab", "Inaugurazione della piazza papa Giovanni XXIII a Foppenico".
indicazioni sull'oggetto
La sottoserie "Rubrica - anno 1967" conserva i negativi relativi ai servizi fotografici scattati da Fausto Asperti nel 1964 come titolare dello studio Foto Express e come fotoreporter per il quotidiano della città "L'Eco di Bergamo".
Il condizionamento, la digitalizzazione e la catalogazione hanno riguardato solo parte del materiale di questa rubrica, nello specifico solo le buste corrispondenti ai servizi selezionati dal personale del Museo.
La scelta dei servizi e all'interno di questi delle fotografie è stata effettuata in modo da offrire un esaustivo campione del materiale conservato, includendo sia soggetti ed eventi di particolare rilevanza per la storia del territorio, che servizi di carattere più privato.
Ogni busta selezionata relativa ad un servizio fotografico conserva al suo interno un numero variabile di negativi, da una singola unità fino ad oltre un centinaio, a seconda dell'evento immortalato.
A ciascun fotogramma selezionato per la digitalizzazione e la catalogazione è stato assegnato un numero di inventario del tipo ASP_1967_122_1, in cui il valore "1967" fa riferimento al biennio della rubrica, il numero "122" alla busta da cui proviene il servizio e l'"1" al numero di negativo.
Le informazioni apposte a timbro o manoscritte sulle buste contenenti i servizi fotografici sono state riportate nel campo iscrizioni della scheda relativa al servizio. Generalmente queste annotazioni sono costituite da: un numero, che rappresenta il progressivo nella scatola; l'anno in cui è stato realizzato il servizio e, più raramente, il mese; l'indicazione del soggetto o dell'evento ritratto. Si tratta delle stesse informazioni trascritte dal fotografo e dai suoi collaboratori nella rubrica cartacea coincidente con l'anno 1967. Eventuali incongruenze tra le note presenti sulle buste e la loro trascrizione nella rubrica cartacea sono state menzionate nelle "Notizie storico-critiche" relative al servizio fotografico. Laddove queste discrepanze sono state riscontrate, si è dato maggior risalto alle informazioni annotate sulla busta contenente i negativi del servizio, cronologicamente prodotta prima rispetto alla rubrica cartacea.
Durante le fasi di riordino, condizionamento e inventariazione sono state individuate diverse lacune all'interno delle scatole pertinenti la " Rubrica 9 - anno 1967", che è risultata manchevole di alcune buste trascritte nella rubrica cartacea. In molti casi queste assenze sono da imputare a un lavoro di revisione dell'Archivio Foto Express da parte di Asperti o di suoi collaboratori che ha portato alla creazione di oltre 350 scatole tematiche nelle quali possono essere state spostate parte delle buste provenienti dalle "Rubriche".
La catalogazione ha seguito la normativa vigente e secondo criteri condivisi con il personale del Museo. In linea generale, i campi delle schede servizio fotografico, corrispondenti alle buste di ciascuna rubrica, sono stati così compilati:
- il "Titolo proprio" riporta l'annotazione sul soggetto o sull'evento ritratto presente sulla busta;
- al "Titolo attribuito" corrisponde un titolo assegnato dal catalogatore;
- la datazione riprende l'indicazione temporale riportata sulla busta e/o relativa alla rubrica, ma può essere stata ulteriormente circoscritta sulla base di un'analisi dell'evento o di elementi riscontrabili nelle fotografie. In alcuni casi è stata rilevata una discrepanza tra la data riportata dal fotografo e la data in cui un determinato evento è accaduto. Laddove presente tale discrepanza, se ne è data menzione nelle "Notizie storico critiche";
- la paternità degli scatti è stata assegnata allo studio fotografico Foto Express e a Fausto Asperti che, in quanto titolare della bottega, risulta come fotografo principale. Alcuni servizi sono stati realizzati dai collaboratori dello studio, in particolare dalla nipote Scilla Zanon, ma non è stato possibile distinguere le diverse l'autorialità.
notizie storico critiche
Fausto Asperti nasce il 19 ottobre 1927 a Valtesse da Giuseppe Asperti e Andreina Mauri, appartenente a una famiglia di fotografi e discendente dei Mauri, il cui capostipite fu il trisnonno Giacomo (1825 ca.-1880). Alla fine degli anni Quaranta Fausto è avviato alla professione fotografica dallo zio Wells, col quale collabora affiancandolo nello studio di Piazza Pontida. Dopo i primi anni di apprendistato e formazione, alla fine degli anni Cinquanta è ormai autonomo e nel 1957 apre lo studio Foto Express in via San Francesco d'Assisi. Fondamentale è l'appoggio che Asperti riceve da don Andrea Spada (1908-2004), direttore del "L'Eco di Bergamo", quotidiano per il quale già lavora lo zio Wells. Grazie al sostegno di Spada, nel 1957 Fausto inizia la collaborazione col giornale della città e ne diventa il fotografo ufficiale fino al 1998. Documenta così con passione la vita sociale, politica, culturale, religiosa e sportiva della Bergamasca, tra cronache quotidiane, trasformazioni urbanistiche e avvenimenti d'eccezione.
Il Fondo Fausto Asperti è stato depositato in Museo nel 2012 da SIAD - Fondazione Sestini. L'Archivio prodotto dal fotografo durante gli anni di attività conserva preziose documentazioni visive relative la storia della città di Bergamo nella seconda metà del Novecento.
bibliografia
Genere: bibliografia di confronto
Titolo libro o rivista: La Rivista di Bergamo
Luogo di edizione: Bergamo
Data: 1967

Info

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Fondo Fausto Asperti [IN LAVORAZIONE]
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Materiale datato al 1967
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negativo

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Titolo attribuito: Rubrica 9 - anno 1967
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Fondo Fausto Asperti [IN LAVORAZIONE]
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buste: 846
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Foto Express (studio fotografico)
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Asperti, Fausto
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Museo delle storie di Bergamo
Convento di San Francesco
p.zza Mercato del fieno, 6/A - 24129, Bergamo