Foto Express
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Fondo
descrizione soggetto
I soggetti rintracciabili all'interno dell'Archivio dello studio Foto Express rispecchiano l'attività svolta dal fotografo Fausto Asperti come titolare della bottega e come fotoreporter per il giornale della città "L'Eco di Bergamo". Si trovano così fotografati molti degli aspetti della vita di Bergamo e dei suoi cittadini, da quelli culturali e sociali a quelli politici, religiosi e sportivi. Non mancano i fatti di cronaca e le testimonianze dei cambiamenti urbanistici della città.
Numerose sono state le collaborazioni di Asperti con personalità di spicco, tra cui l'architetto Sandro Angelini, il restauratore Mauro Pelliccioli e l'allievo Sandro Allegretti, per i quali documenta le campagne di restauro. Tra i committenti dei servizi figurano anche le istituzioni e le associazioni del territorio come la Banca popolare di Bergamo, il Credito Bergamasco, l'Associazione commercianti, l'Associazione artigiani, la Camera di Commercio, la Biblioteca civica Angelo Mai, l'Accademia Carrara, solo per citarne alcuni.
Numerose sono state le collaborazioni di Asperti con personalità di spicco, tra cui l'architetto Sandro Angelini, il restauratore Mauro Pelliccioli e l'allievo Sandro Allegretti, per i quali documenta le campagne di restauro. Tra i committenti dei servizi figurano anche le istituzioni e le associazioni del territorio come la Banca popolare di Bergamo, il Credito Bergamasco, l'Associazione commercianti, l'Associazione artigiani, la Camera di Commercio, la Biblioteca civica Angelo Mai, l'Accademia Carrara, solo per citarne alcuni.
indicazioni sull'oggetto
Il nucleo fotografico raccolto nella serie Foto Express costituisce la parte più consistente all'interno del Fondo Fausto Asperti. Si tratta dell'intera produzione del fotografo realizzata tra il 1957 e il 2003 da una parte come titolare dello studio Foto Express e dall'altra come fotoreporter per il quotidiano della città "L'Eco di Bergamo".
Il materiale prodotto da Fausto Asperti in oltre quarant'anni di attività è articolato in tre sottoserie:
- 114 album dedicati a specifiche campagne fotografiche;
- circa 350 scatole in cartone divise per soggetto e contenenti materiale fotografico vario (negativi, stampe, lastre, etc.), oltre che documentario (per esempio di tipo pubblicitario o bibliografico);
- circa 320 scatole in cartone divise per anno e contenenti buste di negativi corrispondenti ai servizi fotografici scattati da Fausto Asperti. La consultazione di questa sezione è agevolata dall'esistenza delle cosiddette "Rubriche": dal 1957 al 2003 Asperti compila 52 quaderni-inventario nei quali appunta per ciascun anno o biennio, in ordine alfabetico, il titolo del servizio realizzato e il numero di busta in cui reperire i fotogrammi.
In fase di condizionamento, inventariazione e catalogazione sono stati mantenuti i criteri di ordinamento assegnati dall'Autore. Il Fondo si snoda in tre serie corrispondenti a: "Archivio Mauri", "Fototeca" e "Foto Express". Quest'ultima serie figlia a sua volta in tre sottoserie: "Rubriche", "Scatole tematiche" e "Album".
La sottoserie "Rubriche" comprende 52 sottopartizioni coincidenti con l'organizzazione operata da Asperti del materiale fotografico prodotto tra il 1957 e il 2003. Ad ogni singola rubrica, identificata da un numero progressivo e dall'anno o biennio al quale si riferisce (es. Rubrica 1 AB - anni 1957-1958), corrisponde una scheda catalografica che figlia in schede servizio fotografico coincidenti con i servizi fotografici originariamente conservati in buste di carta all'interno delle scatole relative alla rubrica stessa. Le buste originali generalmente riportano sempre: un numero, che rappresenta il progressivo nella scatola; l'anno in cui è stato realizzato il servizio e, più raramente, il mese; l'indicazione del soggetto o dell'evento ritratto. Queste informazioni sono quelle trascritte dal fotografo e dai suoi collaboratori nelle 52 rubriche cartacee, secondo un criterio alfabetico per soggetto - sebbene non attraverso una soggettazione standardizzata -, consentendo la ricerca dei negativi all'interno della vasta produzione dell'archivio Asperti. Durante le fasi di riordino, condizionamento e inventariazione si sono riscontrate diverse lacune all'interno delle scatole pertinenti le "Rubriche", che risultano manchevoli di alcune buste trascritte nelle rubriche cartacee. In molti casi queste assenze sono da imputare a un lavoro di revisione dell'Archivio Foto Express da parte di Asperti o di suoi collaboratori che ha portato alla creazione di oltre 350 scatole tematiche nelle quali possono essere state spostate parte delle buste provenienti dalle "Rubriche".
La catalogazione del Fondo è attualmente concentrata su questa sezione denominata "Rubriche". Per ciascuna rubrica, corrispondente ad un'annata o ad un biennio, è stata effettuata dal personale del Museo una selezione dei servizi fotografici. Ciascun servizio conserva un numero variabile di negativi, da poche unità fino ad oltre un centinaio a seconda della rilevanza dell'evento immortalato. Anche in questo caso si è proceduto con l'individuazione degli scatti più significativi per ogni servizio selezionato. A ciascun fotogramma è stato assegnato un numero di inventario del tipo ASP_1957-1958_122_1, in cui il valore "1957-1958" fa riferimento al biennio della rubrica, il numero "122" alla busta da cui proviene il servizio e l'"1" al numero di negativo.
La catalogazione ha seguito la normativa vigente e secondo criteri condivisi con il personale del Museo. In linea generale, i campi delle schede servizio fotografico, corrispondenti alle buste di ciascuna rubrica, sono stati così compilati:
- il "Titolo proprio" riporta l'annotazione sul soggetto o sull'evento ritratto presente sulla busta;
- al "Titolo attribuito" corrisponde un titolo assegnato dal catalogatore;
- la datazione riprende l'indicazione temporale riportata sulla busta e/o relativa alla rubrica, ma può essere stata ulteriormente circoscritta sulla base di un'analisi dell'evento o di elementi riscontrabili nelle fotografie. In alcuni casi è stata rilevata una discrepanza tra la data riportata dal fotografo e la data in cui un determinato evento è accaduto. Laddove presente tale discrepanza, se ne è data menzione nelle "Notizie storico critiche";
- la paternità degli scatti è stata assegnata allo studio fotografico Foto Express e a Fausto Asperti che, in quanto titolare della bottega, risulta come fotografo principale. Alcuni servizi sono stati realizzati dai collaboratori dello studio, in particolare dalla nipote Scilla Zanon, ma non è stato possibile distinguere le diverse l'autorialità.
La possibilità di indagare l'Archivio attraverso un sistema informatizzato si è rivelata essenziale per individuare all'interno dell'Archivio preziose documentazioni visive per la storia della città di Bergamo nella seconda metà del Novecento.
Il materiale prodotto da Fausto Asperti in oltre quarant'anni di attività è articolato in tre sottoserie:
- 114 album dedicati a specifiche campagne fotografiche;
- circa 350 scatole in cartone divise per soggetto e contenenti materiale fotografico vario (negativi, stampe, lastre, etc.), oltre che documentario (per esempio di tipo pubblicitario o bibliografico);
- circa 320 scatole in cartone divise per anno e contenenti buste di negativi corrispondenti ai servizi fotografici scattati da Fausto Asperti. La consultazione di questa sezione è agevolata dall'esistenza delle cosiddette "Rubriche": dal 1957 al 2003 Asperti compila 52 quaderni-inventario nei quali appunta per ciascun anno o biennio, in ordine alfabetico, il titolo del servizio realizzato e il numero di busta in cui reperire i fotogrammi.
In fase di condizionamento, inventariazione e catalogazione sono stati mantenuti i criteri di ordinamento assegnati dall'Autore. Il Fondo si snoda in tre serie corrispondenti a: "Archivio Mauri", "Fototeca" e "Foto Express". Quest'ultima serie figlia a sua volta in tre sottoserie: "Rubriche", "Scatole tematiche" e "Album".
La sottoserie "Rubriche" comprende 52 sottopartizioni coincidenti con l'organizzazione operata da Asperti del materiale fotografico prodotto tra il 1957 e il 2003. Ad ogni singola rubrica, identificata da un numero progressivo e dall'anno o biennio al quale si riferisce (es. Rubrica 1 AB - anni 1957-1958), corrisponde una scheda catalografica che figlia in schede servizio fotografico coincidenti con i servizi fotografici originariamente conservati in buste di carta all'interno delle scatole relative alla rubrica stessa. Le buste originali generalmente riportano sempre: un numero, che rappresenta il progressivo nella scatola; l'anno in cui è stato realizzato il servizio e, più raramente, il mese; l'indicazione del soggetto o dell'evento ritratto. Queste informazioni sono quelle trascritte dal fotografo e dai suoi collaboratori nelle 52 rubriche cartacee, secondo un criterio alfabetico per soggetto - sebbene non attraverso una soggettazione standardizzata -, consentendo la ricerca dei negativi all'interno della vasta produzione dell'archivio Asperti. Durante le fasi di riordino, condizionamento e inventariazione si sono riscontrate diverse lacune all'interno delle scatole pertinenti le "Rubriche", che risultano manchevoli di alcune buste trascritte nelle rubriche cartacee. In molti casi queste assenze sono da imputare a un lavoro di revisione dell'Archivio Foto Express da parte di Asperti o di suoi collaboratori che ha portato alla creazione di oltre 350 scatole tematiche nelle quali possono essere state spostate parte delle buste provenienti dalle "Rubriche".
La catalogazione del Fondo è attualmente concentrata su questa sezione denominata "Rubriche". Per ciascuna rubrica, corrispondente ad un'annata o ad un biennio, è stata effettuata dal personale del Museo una selezione dei servizi fotografici. Ciascun servizio conserva un numero variabile di negativi, da poche unità fino ad oltre un centinaio a seconda della rilevanza dell'evento immortalato. Anche in questo caso si è proceduto con l'individuazione degli scatti più significativi per ogni servizio selezionato. A ciascun fotogramma è stato assegnato un numero di inventario del tipo ASP_1957-1958_122_1, in cui il valore "1957-1958" fa riferimento al biennio della rubrica, il numero "122" alla busta da cui proviene il servizio e l'"1" al numero di negativo.
La catalogazione ha seguito la normativa vigente e secondo criteri condivisi con il personale del Museo. In linea generale, i campi delle schede servizio fotografico, corrispondenti alle buste di ciascuna rubrica, sono stati così compilati:
- il "Titolo proprio" riporta l'annotazione sul soggetto o sull'evento ritratto presente sulla busta;
- al "Titolo attribuito" corrisponde un titolo assegnato dal catalogatore;
- la datazione riprende l'indicazione temporale riportata sulla busta e/o relativa alla rubrica, ma può essere stata ulteriormente circoscritta sulla base di un'analisi dell'evento o di elementi riscontrabili nelle fotografie. In alcuni casi è stata rilevata una discrepanza tra la data riportata dal fotografo e la data in cui un determinato evento è accaduto. Laddove presente tale discrepanza, se ne è data menzione nelle "Notizie storico critiche";
- la paternità degli scatti è stata assegnata allo studio fotografico Foto Express e a Fausto Asperti che, in quanto titolare della bottega, risulta come fotografo principale. Alcuni servizi sono stati realizzati dai collaboratori dello studio, in particolare dalla nipote Scilla Zanon, ma non è stato possibile distinguere le diverse l'autorialità.
La possibilità di indagare l'Archivio attraverso un sistema informatizzato si è rivelata essenziale per individuare all'interno dell'Archivio preziose documentazioni visive per la storia della città di Bergamo nella seconda metà del Novecento.
notizie storico critiche
Fausto Asperti nasce il 19 ottobre 1927 a Valtesse da Giuseppe Asperti e Andreina Mauri, appartenente a una famiglia di fotografi e discendente dei Mauri, il cui capostipite fu il trisnonno Giacomo (1825 ca.-1880). Alla fine degli anni Quaranta Fausto è avviato alla professione fotografica dallo zio Wells, col quale collabora affiancandolo nello studio di Piazza Pontida. Dopo i primi anni di apprendistato e formazione, alla fine degli anni Cinquanta è ormai autonomo e nel 1957 apre lo studio Foto Express in via San Francesco d'Assisi. Fondamentale è l'appoggio che Asperti riceve da don Andrea Spada (1908-2004), direttore del "L'Eco di Bergamo", quotidiano per il quale già lavora lo zio Wells. Grazie al sostegno di Spada, nel 1957 Fausto inizia la collaborazione col giornale della città e ne diventa il fotografo ufficiale fino al 1998. Documenta così con passione la vita sociale, politica, culturale, religiosa e sportiva della Bergamasca, tra cronache quotidiane, trasformazioni urbanistiche e avvenimenti d'eccezione.
La passione per la fotografia e l'interesse per la storia urbana lo portano ad utilizzare la macchina fotografica e la cinepresa con scopo documentario non solo in orario di lavoro ma anche nel tempo libero. Dalla fine degli anni Cinquanta, con Sandro Da Re, Domenico Lucchetti ed altri cineamatori produce filmati e servizi per le "Cronache Bergamasche", il cinegiornale a carattere locale sulla vita della città ideato dal "Cineclub Bergamo" per il quale il fotografo realizza produzioni di vario genere, sia individualmente che collettivamente.
Il Fondo Fausto Asperti è stato depositato in Museo nel 2012 da SIAD - Fondazione Sestini e fin da subito sono stati avviati i lavori sul materiale fotografico prodotto dallo studio Foto Express. La prima fase di lavoro si è concentrata sulla trascrizione informatizzata, all'interno di files excel, delle 52 rubriche cartacee pertinenti la sezione "Rubriche" per agevolare le ricerche per anno e per soggetto. Contestualmente si è proceduto con la trascrizione, sempre in un file excel, dei titoli tematici riportati sulle oltre 350 scatole relative alla parte di Archivio identificata come "Scatole tematiche", corredando le informazioni con un breve elenco del contenuto individuato durante questa fase di ricognizione. Un lavoro analogo è stato condotto sulla sezione degli "Album".
La passione per la fotografia e l'interesse per la storia urbana lo portano ad utilizzare la macchina fotografica e la cinepresa con scopo documentario non solo in orario di lavoro ma anche nel tempo libero. Dalla fine degli anni Cinquanta, con Sandro Da Re, Domenico Lucchetti ed altri cineamatori produce filmati e servizi per le "Cronache Bergamasche", il cinegiornale a carattere locale sulla vita della città ideato dal "Cineclub Bergamo" per il quale il fotografo realizza produzioni di vario genere, sia individualmente che collettivamente.
Il Fondo Fausto Asperti è stato depositato in Museo nel 2012 da SIAD - Fondazione Sestini e fin da subito sono stati avviati i lavori sul materiale fotografico prodotto dallo studio Foto Express. La prima fase di lavoro si è concentrata sulla trascrizione informatizzata, all'interno di files excel, delle 52 rubriche cartacee pertinenti la sezione "Rubriche" per agevolare le ricerche per anno e per soggetto. Contestualmente si è proceduto con la trascrizione, sempre in un file excel, dei titoli tematici riportati sulle oltre 350 scatole relative alla parte di Archivio identificata come "Scatole tematiche", corredando le informazioni con un breve elenco del contenuto individuato durante questa fase di ricognizione. Un lavoro analogo è stato condotto sulla sezione degli "Album".
Info
archive
Fondo Fausto Asperti [IN LAVORAZIONE]
event
Materiale datato al 1957 - 2003
category
materiale vario
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immagini
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Informazioni
Informazioni
Archivistiche
Titolo attribuito: Foto Express
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Foto Express (studio fotografico)
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Asperti, Fausto
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Museo delle storie di Bergamo
Convento di San Francesco
p.zza Mercato del fieno, 6/A - 24129, Bergamo
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