Vaticano - Roma

Gli scatti della serie ritraggono perlopiù alcuni edifici della Santa Sede nonché chiese, piazze e palazzi di Roma. Un numero consistente di fotogrammi documenta alcuni istanti di udienze pubbliche e private durante il pontificato di papa Paolo VI. Corredano la serie alcune stampe che descrivono i mestieri e le professioni che si svolgono nella Città del Vaticano.

La serie si compone di 109 stampe alla gelatina bromuro d'argento su carta (da MER_pos_9599 a MER_pos_9704).
I fototipi erano originariamente conservati in 2 scatole diverse, entrambe intitolate "VATICANO - ROMA" all'interno delle quali erano così distribuiti:
-da MER_pos_9599 a MER_pos_9670;
-da MER_neg_9671 a MER_neg_9704.
Le stampe hanno dimensioni varie, ma prevalgono i formati 24x30, 20x30 cm e 30x40 cm.

Le stampe fanno parte di una serie di scatti realizzati da Pepi Merisio tra il 1964 e il 1978, periodo durante il quale l'artista bergamasco è stato il fotografo "personale" di papa Paolo VI e ha seguito il pontefice negli eventi pubblici, ma soprattutto nella quotidianità, regalando celebri scatti alcuni dei quali sono confluiti nel famoso reportage "Una giornata col Papa", pubblicato sulla rivista "Epoca" il 20 settembre 1964 (cfr. bibliografia). Contestualmente alle immagini che hanno come protagonista il pontefice lo sguardo poetico del fotografo si è soffermato, nella serie in oggetto, sulle bellezze architettoniche presenti nella Città del Vaticano, di cui spesso l'autore riprende dettagli e vedute particolarmente suggestivi.
In alcuni fotogrammi della serie l'autore presenta allo spettatore anche un ritratto della quotidianità delle dinamiche cittadine della Santa Sede, documentandone i mestieri e le professioni, quali ad esempio quella dei "sampietrini", operai specializzati che hanno il compito di mantenere intatto lo splendore della basilica vaticana.
Sulla base della consuetudine di Pepi Merisio di non attribuire un titolo alle proprie fotografie, si è ritenuto, salvo motivate eccezioni di cui si trova traccia nella scheda del singolo fototipo, di non conferire dignità di titolo proprio alle annotazioni presenti al verso delle stampe o sui fogli di pergamino che contengono i negativi, poiché interpretabili solamente come appunti dell'autore circa il luogo e la data dello scatto.
Complessivamente, le fotografie si datano, come detto sopra, ad un periodo compreso tra il 1964 e il 1978. Per le stampe su carta politenata, ferma restando la collocazione dello scatto in questo arco cronologico, la produzione della stampa deve essere successiva all'introduzione di questo tipo di carta, diffusa a partire dagli anni Settanta. Per alcune fotografie il lasso di tempo è stato ristretto sulla base delle indicazioni ricavate dal confronto con i negativi da cui era stata tratta la stampa. Alcuni scatti, inoltre, sono stati datati grazie a iscrizioni o timbri presenti al verso o per mezzo di informazioni desunte dalla bibliografia. In ultimo si è tenuto conto di riferimenti interni alla fotografia o di dati storici inerenti il soggetto.