Le cento città d'Italia

Le fotografie che costituiscono questa serie sono frutto della selezione compiuta da Pepi Merisio per la realizzazione del volume "Le cento città d'Italia", pubblicato nel 1991 dalla casa editrice Silvana Editoriale di Cinisello Balsamo (MI). Si tratta di stampe in bianco e nero e di diapositive a colori che ritraggono alcuni scorci delle città che costellano e impreziosiscono il territorio italiano.
Dopo un'introduzione curata da Eugenio Turri, il libro è suddiviso in undici capitoli, ognuno dei quali illustra, per macroaree, dalle zone alpine alla Sicilia, i centri storici italiani, attraverso le fotografie di Pepi Merisio.

La serie è costituita da 53 stampe in bianco e nero, su carta e su carta politenata (da MER_pos_12025 a MER_pos_12077), da 1 stampa ink-jet su carta fotografica (MER_pos_12078) e da 84 diapositive a colori (da MER_dia_6269 a MER_dia_6352). I fototipi erano originariamente conservati nella stessa scatola intitolata "100 CITTÀ D'ITALIA".
Tutte le fotografie contenute nella scatola costituiscono il materiale preparatorio per la realizzazione del volume "Le cento città d'Italia" e tutte, ad eccezione di 6 stampe e 9 diapositive, sono pubblicate in esso.
Di conseguenza, dal punto di vista archivistico, la sottoserie relativa a questa pubblicazione figlia in schede singola foto corrispondenti ai fototipi presenti nelle scatole.
Circa la metà delle stampe sono nel formato 20x30 cm, le restanti hanno dimensioni di 30x40 cm. Le diapositive sono in numero di 74 nel formato 2,4x3,6 cm, di 9 nel formato 6x6 cm e di una nel formato 6x7 cm.

Attento osservatore della realtà, Pepi Merisio fotografa, con raro gusto e sensibilità, scorci e scenografie che ci regalano le città italiane. Gli scatti si concentrano ora sulle piazze, consacrate dal tempo e dalle vicende e rese mirabilmente scenografiche dalle chiese e dai palazzi nobiliari, ora sui monumenti e sulle opere d'arte che rimandano a secoli lontani.
Ad eccezione di 6 stampe e di 9 diapositive, tutti i fototipi sono stati pubblicati nel 1991 sul volume "Le cento città d'Italia", in cui gli scatti di Merisio sono affiancati da brevi racconti di natura storica, artistica e culturale curati da Eugenio Turri.
Sulla base della consuetudine di Pepi Merisio di non attribuire un titolo alle proprie fotografie, si è ritenuto, salvo motivate eccezioni di cui si trova traccia nella scheda del singolo fototipo, di non conferire dignità di titolo proprio alle annotazioni presenti al verso delle stampe o sulle bustine in plastica che custodivano le diapositive, poiché interpretabili solamente come appunti dell'autore circa il luogo dello scatto.
Complessivamente i fototipi si datano agli anni compresi tra l'avvio dell'attività professionale di Pepi Merisio, che risale al 1947, e l'edizione del volume in cui sono pubblicati, andata in stampa nel febbraio 1991. Per le stampe su carta politenata, ferma restando la collocazione dello scatto in questo arco cronologico, la produzione della stampa deve essere successiva all'introduzione di questo tipo di carta, diffusa a partire dagli anni Settanta. Per alcuni fototipi l'arco cronologico è stato ristretto sulla base di un'analisi stilistica e dei soggetti ritratti. Per altre fotografie il lasso di tempo è stato ristretto sulla base delle indicazioni ricavate dalla bibliografia correlata o da altri fototipi o sulla base delle indicazioni ricavate dal foglio di pergamino in cui era conservato il negativo corrispondente.