Riproduzioni fotografie "Archivio Montini"

Le fotografie della serie riproducono alcune stampe precedenti che hanno per soggetto Giovanni Battista Montini (papa Paolo VI) dalla sua fanciullezza alla partenza per il conclave il 18 giugno 1963.

La serie si compone di 18 stampe in bianco e nero alla gelatina bromuro d'argento su carta politenata (da MER_pos_9373 a MER_pos_9390), di 1 stampa all'albumina su carta (MER_pos_9391) e di 190 negativi in bianco e nero alla gelatina bromuro d'argento su pellicola in acetato (da MER_neg_84385 a MER_neg_84423) di cui 40 catalogati.
I fototipi erano originariamente conservati in 2 scatole diverse: una per i positivi ("PAPA PROVINI- ECC") e una per i negativi ("PAPA - RIPRODUZIONI").
Le stampe hanno tutte dimensione 18x24 cm.
I negativi sono nel formato 2,4x3,6 cm e 6x6 cm.

I fotogrammi fanno parte di una serie di scatti presumibilmente realizzati da Pepi Merisio l'8 agosto 1978, come si può desumere dalla datazione riportata in un documento conservato insieme ai negativi. Tutti i fototipi conservati nella serie, ad eccezione di una stampa (MER_pos_9391) sono riproduzioni di stampe antecedenti, i cui originali sono, per la quasi totalità, di proprietà del "Fondo Montini", come indicato dal fotografo stesso sulla busta cartacea che contiene i negativi.
Alcuni degli scatti catalogati sono pubblicati nell'appendice iconografica della biografia dedicata a Paolo VI "Le chiavi pesanti" redatta da Domenico Agasso nel 1979 (cfr. bibliografia). Si presume che le riproduzioni siano state realizzate dal fotografo bergamasco proprio per la pubblicazione del volume, ma non se ne ha la certezza. Fa eccezione una stampa (MER_pos_9391) realizzata dallo studio fotografico Farabola il 6 gennaio 1955, durante la Cerimonia di insediamento di monsignor Giovanni Battista Montini in qualità di arcivescovo di Milano.
Tra i negativi si segnala un fotogramma (MER_neg_84424), conservato singolarmente e riproducente una stampa antecedente, che ritrae la partenza per il conclave del futuro papa Paolo VI. In questo caso non è stato possibile individuare una datazione precisa, ma si può supporre che anche in questo caso il negativo sia stato realizzato da Merisio prima della pubblicazione sul volume sopracitato.
Nella scatola di conservazione originaria, insieme ai negativi in oggetto, erano custoditi appunti battuti a macchina, stampe fotografiche e una pagina de "L'Eco di Bergamo" dell'8 agosto 1978 (due giorni dopo la morte del pontefice).
Sulla base della consuetudine di Pepi Merisio di non attribuire un titolo alle proprie fotografie, si è ritenuto, in fase di catalogazione, di non conferire dignità di titolo proprio alle annotazioni presenti in un documento conservato insieme ai negativi (e riferibili ai fotogrammi catalogati), poiché interpretabili solamente come appunti dell'autore circa il luogo e la data delle stampe originali che l'autore ha riprodotto in negativo. Pertanto tali annotazioni sono state riportate nel campo delle iscrizioni di ogni singola scheda catalografica.