Papa Paolo VI

Le fotografie della serie ritraggono principalmente papa Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini, durante alcuni momenti della Sua giornata: dalle udienze alle visite di stato, alle cerimonie religiose nella basilica di San Pietro in Vaticano. Lo sguardo del fotografo si concentra soprattutto sui gesti e sui volti del pontefice.
Una parte consistente dei fototipi documenta lo storico pellegrinaggio apostolico di papa Montini in Terra Santa avvenuto tra il 4 e il 6 gennaio 1964. Tra i negativi raccolti in origine nella scatola si segnalano alcuni scatti che documentano l'inaugurazione di una nuova ala del monastero di Viboldone (frazione di San Giuliano Milanese) avvenuta il 9 luglio del 1964 alla presenza dell'arcivescovo di Milano, monsignor Giovanni Colombo.
Corredano la serie alcune immagini che hanno per soggetto monsignor Pasquale Macchi (segretario particolare di papa Paolo VI) insieme ad alcuni artisti a Villa Clerici, nel quartiere Niguarda a Milano, dove, dal 1955, è ospitata la Galleria d'Arte Sacra dei Contemporanei.

La serie si compone di 2153 negativi su pellicola (da MER_neg_79539 a MER_neg_ 81691) realizzati da Pepi Merisio. In base a una selezione indicata dal fotografo stesso, tramite l'apposizione di un numero progressivo a penna in corrispondenza del fotogramma prescelto, sono stati digitalizzati e catalogati 436 fotogrammi. I negativi, suddivisi originariamente in due scatole di cartone, denominate rispettivamente "PAPA" e "NEG PAPA", sono stati accorpati in fase di catalogazione. In particolare i fotogrammi da MER_neg_79539 a MER_neg_80889 erano conservati nella prima scatola ("PAPA") e i fotogrammi da MER_neg_80890 a MER_neg_81591 nella seconda ("NEG PAPA").
I fototipi sono di diverse dimensioni (2,4x3,6 cm e 6x6 cm); le immagini sono in bianco e nero.
Per quanto concerne i criteri di ordinamento si è deciso di mantenere la sequenza delle immagini così come conservate dal fotografo.
Sulla base della consuetudine di Pepi Merisio di non attribuire un titolo alle proprie fotografie, si è ritenuto, in fase di catalogazione, di non conferire dignità di titolo proprio alle annotazioni presenti sulle buste in pergamino contenenti i negativi, poiché interpretabili solamente come appunti dell'autore circa il luogo e la data dello scatto. Pertanto tale annotazione (laddove presente) è stata riportata nel campo delle iscrizioni di ogni singola scheda catalografica.

Durante il pontificato di papa Paolo VI, Pepi Merisio ha seguito il pontefice nei grandi eventi, ma soprattutto nel quotidiano, regalando celebri scatti alcuni dei quali sono confluiti nel famoso reportage "Una giornata col Papa", pubblicato sulla rivista "Epoca" il 20 settembre 1964. Una conoscenza, quella tra il fotografo bergamasco e il pontefice, cominciata a Milano quando ancora Giovanni Battista Montini era arcivescovo e accresciuta negli anni di pontificato. Un legame di fiducia sviluppatosi nel tempo dall'affinità di entrambi verso la dimensione umana.
A dimostrazione del rapporto instauratosi tra il fotografo e il pontefice si segnala il saggio redatto da Giovanni Gazzaneo "Pepi Merisio, icone di un papa" nel volume curato da Michela Beatrice Ferri "Il pensiero estetico di Paolo VI". Per uno studio più approfondito sulla figura di papa Paolo VI si suggerisce, invece, la biografia redatta da Domenico Agasso e corredata dalle immagini del fotografo bergamasco "Paolo VI. Le chiavi pesanti" (cfr. bibliografia).
Le fotografie della serie si datano quasi complessivamente tra il 1964, anno del già citato reportage, e il 1978, anno di morte di papa Paolo VI. Solo per quattro negativi (cfr. MER_neg_ 79571, MER_neg_ 79572, MER_neg_ 79573, MER_neg_ 79574) si è ritenuto opportuno estendere la datazione fino al termine dell'attività professionale di Pepi Merisio (2015), in quanto i quattro fotogrammi sono riproduzioni successive, di incerta datazione, di fotografie precedenti.