Peia di Valgandino
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indicazioni sull'oggetto
La striscia in pellicola a cui appartiene lo scatto era conservata all'interno di una busta in pergamino, con tasche, assieme ad un altro fotogramma (MER_neg_17157). Sul foglio di pergamino, in corrispondenza del negativo, è presente un segno a indicare la selezione dell'autore.
Il fotogramma era collocato nella scatola "BG VARIE · CITTÀ".
Il fotogramma era collocato nella scatola "BG VARIE · CITTÀ".
notizie storico critiche
Lo scatto fa parte del celebre servizio "In morte dello zio Angelo" che Pepi Merisio realizza nel 1963, a Peia, in occasione del funerale di un parente acquisito. Grazie a questo servizio fotografico l'autore, nell'agosto dello stesso anno, vince la seconda edizione del premio "Città di Fermo" dedicato al reportage fotografico ed ottiene notorietà anche a livello internazionale (cfr. bibliografia).
L'immagine è pubblicata sul secondo volume di "Terra di Bergamo" del 1969 e sul catalogo "Guardami", nel capitolo dedicato alla "vita" (cfr. bibliografia).
Lo scatto ritrae la camera ardente allestita nella stanza da letto del defunto. Si legge nelle pagine di "Terra di Bergamo": "Zio Angelo era un montanaro d'altri tempi, schivo e modesto, con una sua fierezza e dignità tuttavia; gli lasciarono il vestito buono della festa che già indossava, e lo misero nel suo letto senza addobbi neri coi lustrini che sentono di chiuso. [...] le sue mani nodose, ora, su quel letto, biancheggiavano grosse, legate dal rosario."
L'immagine è pubblicata sul secondo volume di "Terra di Bergamo" del 1969 e sul catalogo "Guardami", nel capitolo dedicato alla "vita" (cfr. bibliografia).
Lo scatto ritrae la camera ardente allestita nella stanza da letto del defunto. Si legge nelle pagine di "Terra di Bergamo": "Zio Angelo era un montanaro d'altri tempi, schivo e modesto, con una sua fierezza e dignità tuttavia; gli lasciarono il vestito buono della festa che già indossava, e lo misero nel suo letto senza addobbi neri coi lustrini che sentono di chiuso. [...] le sue mani nodose, ora, su quel letto, biancheggiavano grosse, legate dal rosario."
iscrizioni
Sul coperchio della scatola, lungo il lato destro, a pennarello rosso: "BG VARIE · CITTÀ". Sulla cartellina cartacea aperta su tre lati, al centro, con penna ad inchiostro nero: "ZIO ANGELO / negativi / Parenti PAPA GIOVANNI"; poco sotto con penna ad inchiostro rosso e all'interno di un ovale: "Santa Lucia / Sentierone". Sulla busta in pergamino, in alto al centro, con pennarello nero: "Zio Angelo".
Tutte le iscrizioni sono autografe di Pepi Merisio.
Tutte le iscrizioni sono autografe di Pepi Merisio.
bibliografia
Genere: bibliografia specifica
Titolo libro o rivista: Reportages e racconti fotografici. Seconda Mostra "Città di Fermo". Agosto 1963
Luogo di edizione: Fermo
Editore: Fotocineclub Fermo
Data: 1964
Pagine/nn.: 13-15
Genere: bibliografia specifica
Autore: Merisio, Pepi; Chiodi, Luigi
Titolo libro o rivista: Terra di Bergamo
Luogo di edizione: Bergamo
Editore: Poligrafiche Bolis
Data: 1969
Pagine/nn.: 150-151
Genere: bibliografia specifica
Autore: Merisio, Pepi; Curti, Denis
Titolo libro o rivista: Guardami. Pepi Merisio
Luogo di edizione: Sondrio
Editore: Lyasis Edizioni
Data: 2019
Pagine/nn.: 243
Genere: bibliografia di confronto
Titolo libro o rivista: Luigi Crocenzi. Parlare per immagini. Dal foto-racconto alla sceneggiatura
Luogo di edizione: Santarcangelo di Romagna (RN)
Editore: Maggioli
Data: 2024
Pagine/nn.: 242-243
Info
archive
Fondo Pepi Merisio
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MER_neg_17156
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Materiale datato al 1963
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negativo
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Zio Angelo negativi - Parenti papa Giovanni - Santa Lucia Sentierone
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Informazioni
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Archivistiche
Numero di inventario: MER_neg_17156
Titolo attribuito: Peia di Valgandino
Specifiche titolo attribuito: bibliografia
Info
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Museo delle storie di Bergamo
Convento di San Francesco
p.zza Mercato del fieno, 6/A - 24129, Bergamo
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edit
Cecilia Tognon