Sala da pranzo di Terza Classe sul Conte Biancamano

"Gustavo Pulitzer Finali nasce a Trieste, figlio di Geza Pulitzer e di Carolina Finali, entrambi di origine ungherese. A Trieste compie gli studi inferiori e superiori in scuole di lingua italiana, nel 1907 ottiene il diploma di maturità classica. Nel 1908 si iscrive al Politecnico di Monaco di Baviera, dove consegue la laurea in ingegneria, suo relatore è l'architetto Teodor Fisher.
Per evitare l'arruolamento nell'esercito austro-ungarico, nel 1914 si trasferisce a San Paolo in Brasile, dove ha occasione di svolgere i suoi primi lavori come architetto.
Nel 1920 ritorna a Trieste e assume la cittadinanza italiana.
Nel 1925 ottiene dalla famiglia di armatori Consulich il primo incarico di allestimento interno navale per alcuni ambienti della motonave Saturnia.
Nel 1930 progetta e dirige l'esecuzione di gran parte degli allestimenti interni della motonave Victoria; ma l'incarico sicuramente di maggior prestigio arriva nel 1931 con la progettazione e direzione dei lavori del Conte di Savoia.
Dopo una breve parentesi a Londra, nel 1935 si occupa di urbanistica con la progettazione del piano regolatore della città mineraria di Arsia in Istria.
Tra il 1936 e il 1939 progetta gli allestimenti per le maggiori unità da guerra per la Marina Militare Italiana. Agli albori del 10940, si trasferisce negli Stati Uniti d'America in seguito all'incarico di rappresentare l'Italia alla New York World's Fair; successivamente si sposta a Los Angeles dove lavora come architetto e scenografo nell'ambiente del cinema.
Tra il 1944 e il 1947 ritorna a New York dove collabora con lo Studio Lessman of Interiors per l'allestimento interno di alcuni alberghi degli Stati Uniti. Nel 1946, assieme alla moglie Ducia Kitter, prende la cittadinanza americana.
Nel 1947 torna in Italia, trasferendosi definitivamente a Genova nel 1949, dove vivrà fino al 1967.
Durante l'arco di questi vent'anni lavora molto intensamente sia nel campo dell'architettura navale, per compagnie di varie bandiere, sia nel campo dell'architettura di terra, dove partecipa a numerosi concorsi indetti dall'INA Casa nel settore dell'edilizia economico popolare; tra questi ricordiamo il quartiere di Forte di Quezzi e il Centro residenziale "Cep-Pra a Genova." (cfr. Donato Riccesi, "Gustavo Pulitzer Finali. Il disegno della nave. Allestimenti interni 1925 - 1967").

Giovanni Ponti, detto Giò (Milano, 18 novembre 1891 - Milano, 16 settembre 1979), è stato un architetto, designer, saggista e accademico italiano che condusse una carriera unica, partecipando attivamente alla rinascita del design italiano del dopoguerra. Gio Ponti si laureò in architettura presso l'allora Regio Istituto Tecnico Superiore (il futuro Politecnico di Milano) nel 1921, dopo aver sospeso gli studi durante la sua partecipazione alla prima guerra mondiale. Gio Ponti ha disegnato moltissimi oggetti nei più svariati campi, dalle scenografie teatrali, alle lampade, alle sedie, agli oggetti da cucina, agli interni di transatlantico.

Giovanni Zoncada, detto Nino, è stato un designer di mobili italiano. Si è laureato all'Accademia di Belle Arti a Venezia e ha lavorato a lungo per la progettazione di mobili e interni per navi di lusso. Come altri importanti designer italiani, quali Giò Ponti, Gustavo Pulitzer Finali, Giulio Minoletti, Matteo Longoni e altri, è stato chiamato alla progettazione del transatlantico Andrea Doria, lasciando la sua impronta nella scelta stilistica degli interni.

Italia - Società di Navigazione (nota anche come Società Italia, o solamente come Italia).
Nell'ambito della navigazione internazionale era nota sotto l'inconfondibile nomenclatura di Italian Line.
Essa è stata la compagnia di navigazione di bandiera italiana leader nel trasporto di passeggeri, di merci e nello scenario internazionale del trasporto intermodale di contenitori via mare.
L'"Italia Flotte Riunite", fondata durante il Fascismo, nel 1932, con il nome di Italia Flotte Riunite, riunì sotto un'unica bandiera le tre principali compagnie di navigazione italiane dell'epoca: la Navigazione Generale Italiana di Genova, la Lloyd Sabaudo di Torino e la Cosulich di Trieste.
Nel 1936, in ambito IRI, all'interno di un progetto statale di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi marittimi di linea, venne costituita la Finmare Società Finanziaria Marittima con il compito di coordinare, indirizzare ed assicurare con i mezzi finanziari più idonei l'attività delle società pubbliche di navigazione Italia di Navigazione, Lloyd Triestino di Navigazione, Adriatica di Navigazione e Tirrenia di Navigazione. Nasce così l'"Italia - Società di Navigazione".
Le prime navi costruite per la Italia Navigazione furono la nave Rex e la nave Conte di Savoia, entrambe in servizio sulla rotta Genova-New York a partire dal 1932, per la loro eleganza si guadagnarono l'appellativo di "Dame del mare".
Al termine del conflitto l'Italia Navigazione si trovò con una flotta dimezzata: alcune navi (come Rex e Conte di Savoia) erano andate perdute nel conflitto, altre erano danneggiate o requisite da altri paesi. Grazie anche agli aiuti del Piano Marshall, la Società Italia poté realizzare piccole navi per il trasporto di emigranti nel Sud America, poi le gemelle Giulio Cesare ed Augustus nel 1951 e infine, nel 1952, la turbonave Andrea Doria, vero e proprio simbolo della rinascita italiana del dopoguerra.
Grazie all'entrata in linea della nuova ammiraglia Andrea Doria, l'Italia di Navigazione poté tornare a navigare sulla prestigiosa rotta per New York, riaffermandosi come una delle principali compagnie marittime al mondo. L'anno successivo entrò in servizio la Cristoforo Colombo, gemella dell'Andrea Doria e destinata alla stessa rotta. La perdita dell'Andrea Doria nel 1956 fu un duro colpo per l'Italia: dovette infatti spostare alcune navi dalle rotte per l'America del Sud a quelle per New York per compensare la perdita dell'ammiraglia in attesa di un nuovo transatlantico. Agli inizi del mese di giugno del 1960 entrò in servizio la imponente Leonardo da Vinci, il cui affiancamento alla già esistente T/N Cristoforo Colombo riequilibrò il traffico dei passeggeri su quella rotta. Nel 1965 furono varate la Michelangelo e la Raffaello e con l'entrata in servizio delle due grandi ammiraglie, tutte le navi della compagnia furono pitturate in bianco. Negli anni sessanta la Società Italia serviva sulla prestigiosa linea per New York, su quella per il Sud America Brasile e Río de la Plata e quelle per il Nord e Sud Pacifico.
L'entrata in servizio delle Michelangelo e Raffaello fu forse un po' azzardato in un'epoca in cui gli aerei avevano superato di molto le navi nel trasporto dei passeggeri attraverso l'Atlantico e il periodo di emigrazione verso le Americhe era terminato da anni.
La società Italia continuò ad operare nel trasporto intermodale di contenitori sino al 1998, quando fu privatizzata in osservanza alle direttive europee che non ammettevano che gli stati membri della costituenda Europa svolgessero attività armatoriali e gestissero direttamente servizi commerciali nell'ambito del trasporto marittimo. Le ultime navi portacontenitori che portarono la bandiera della società di navigazione furono: Da Mosto, Pancaldo, D'Albertis, Americana, Italica, Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci, S.Caboto, California, Orinoco e Aquitania.
I privati mantennero in vita denominazione e marchio sino a novembre 2002, quando la compagnia fu annessa per fusione ad una società privata nazionale.