descrizione soggetto
Le fotografie che costituiscono questa serie documentano non solo le bellezze architettoniche e artistiche delle città laziali, ma anche, e soprattutto, la vita che vi trova luogo e le persone che vi abitano, rendendo manifeste le tradizioni, la cultura, la socialità. Si tratta di stampe in bianco e nero e di negativi in bianco e nero che ritraggono paesaggi, monumenti e la vita quotidiana e lavorativa della gente del posto.
Lo sguardo di Pepi Merisio si sofferma non solo sugli elementi paesaggistici e monumentali che caratterizzano le città, ma anche sulle tradizioni, la cultura, la religiosità e il lavoro artigiano di questi luoghi, durante gli anni in cui l'Italia ha vissuto un profondo cambiamento economico e sociale.
Per un confronto con altri scatti che ritraggono le località laziali, si rimanda a una pubblicazione del Touring Club Italiano, realizzata da Emilio Bianchi all'interno della collana "Attraverso l'Italia", con le fotografie di Merisio e di Gianni Berengo Gardin, nel 1967: "Lazio" (cfr. bibliografia).
Lo sguardo di Pepi Merisio si sofferma non solo sugli elementi paesaggistici e monumentali che caratterizzano le città, ma anche sulle tradizioni, la cultura, la religiosità e il lavoro artigiano di questi luoghi, durante gli anni in cui l'Italia ha vissuto un profondo cambiamento economico e sociale.
Per un confronto con altri scatti che ritraggono le località laziali, si rimanda a una pubblicazione del Touring Club Italiano, realizzata da Emilio Bianchi all'interno della collana "Attraverso l'Italia", con le fotografie di Merisio e di Gianni Berengo Gardin, nel 1967: "Lazio" (cfr. bibliografia).
indicazioni sull'oggetto
La serie si compone di 573 stampe in bianco e nero alla gelatina bromuro d'argento su carta baritata e carta politenata (da MER_pos_1131 a MER_pos_1686) e di 6542 negativi in bianco e nero alla gelatina bromuro d'argento su pellicola in acetato (da MER_neg_042221 a MER_neg_048763), di cui 908 digitalizzati e catalogati.
I fototipi erano originariamente conservati in sette scatole diverse. Le quattro scatole che contenevano le stampe sono intitolate "FOTO LAZIO", "LAZIO", "LAZIO", "LAZIO"; le tre scatole che contenevano i negativi si intitolano "LAZIO", "LAZIO - ROMA" e "ROMA - LAZIO".
Le stampe hanno dimensioni varie, dalle più piccole di 18x24 cm alle più grandi nel formato 30x40 cm, e prevale, con 232 fototipi, il formato 30x40 cm; i negativi hanno formati standard di 2,4x3,6 cm o di 6x6 cm.
I fototipi erano originariamente conservati in sette scatole diverse. Le quattro scatole che contenevano le stampe sono intitolate "FOTO LAZIO", "LAZIO", "LAZIO", "LAZIO"; le tre scatole che contenevano i negativi si intitolano "LAZIO", "LAZIO - ROMA" e "ROMA - LAZIO".
Le stampe hanno dimensioni varie, dalle più piccole di 18x24 cm alle più grandi nel formato 30x40 cm, e prevale, con 232 fototipi, il formato 30x40 cm; i negativi hanno formati standard di 2,4x3,6 cm o di 6x6 cm.
notizie storico critiche
Attento osservatore della realtà, Pepi Merisio coglie con questi scatti la vita che si svolge nei luoghi che ritrae. Colti nella quotidianità della gente del posto che li frequenta, nella loro immutabilità dinnanzi allo scorrere del tempo, questi luoghi regalano un panorama complesso e sfaccettato della cultura, della socialità, dell'amore per la terra e per il lavoro che da essa scaturisce.
Sulla base della consuetudine di Pepi Merisio di non attribuire un titolo alle proprie fotografie, si è ritenuto, salvo motivate eccezioni di cui si trova traccia nella scheda del singolo fototipo, di non conferire dignità di titolo proprio alle annotazioni presenti al verso delle stampe o sui fogli di pergamino che contengono i negativi, poichè interpretabili solamente come appunti dell'autore circa il luogo e la data dello scatto.
Complessivamente, le fotografie si datano ad un periodo compreso tra gli anni Cinquanta e la fine del secolo scorso. Per le stampe su carta politenata, ferma restando la collocazione dello scatto in questo arco cronologico, la produzione della stampa deve essere successiva all'introduzione di questo tipo di carta, diffusa a partire dagli anni Settanta. Per una parte dei negativi, e di conseguenza per le stampe da essi tratte, la data dello scatto è stata reperita sui fogli di pergamino in cui erano originariamente conservati; qualche stampa, inoltre, riporta al verso l'indicazione della data dello scatto. Per altre fotografie il lasso di tempo è stato ristretto sulla base delle indicazioni ricavate dal confronto con altri fototipi o con fonti bibliografiche. In ultimo, per datare lo scatto, si è tenuto conto di riferimenti interni alla fotografia.
Cinque stampe (MER_pos_1335, MER_pos_1336, MER_pos_1337, MER_pos_1387, MER_pos_1404), sono state realizzate da Luca Merisio.
Si segnala che, tra le stampe e i negativi, si trovavano anche una fotografia che ritrae una scena di vita quotidiana a Pescina, in provincia dell'Aquila (MER_pos_1659), sei che riprendono l'oasi naturalistica Lago di Alviano, in provincia di Terni (MER_pos_1406, MER_neg_047456, MER_neg_047459, MER_neg_047462, MER_neg_047721, MER_neg_047726), cinque scattate durante la vendemmia a Pitigliano, in provincia di Grosseto (MER_neg_048329, MER_neg_048342, MER_neg_048347, MER_neg_048348, MER_neg_048350) e una relativa alla basilica concattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo ad Atri, in provincia di Teramo (MER_pos_1381).
Sulla base della consuetudine di Pepi Merisio di non attribuire un titolo alle proprie fotografie, si è ritenuto, salvo motivate eccezioni di cui si trova traccia nella scheda del singolo fototipo, di non conferire dignità di titolo proprio alle annotazioni presenti al verso delle stampe o sui fogli di pergamino che contengono i negativi, poichè interpretabili solamente come appunti dell'autore circa il luogo e la data dello scatto.
Complessivamente, le fotografie si datano ad un periodo compreso tra gli anni Cinquanta e la fine del secolo scorso. Per le stampe su carta politenata, ferma restando la collocazione dello scatto in questo arco cronologico, la produzione della stampa deve essere successiva all'introduzione di questo tipo di carta, diffusa a partire dagli anni Settanta. Per una parte dei negativi, e di conseguenza per le stampe da essi tratte, la data dello scatto è stata reperita sui fogli di pergamino in cui erano originariamente conservati; qualche stampa, inoltre, riporta al verso l'indicazione della data dello scatto. Per altre fotografie il lasso di tempo è stato ristretto sulla base delle indicazioni ricavate dal confronto con altri fototipi o con fonti bibliografiche. In ultimo, per datare lo scatto, si è tenuto conto di riferimenti interni alla fotografia.
Cinque stampe (MER_pos_1335, MER_pos_1336, MER_pos_1337, MER_pos_1387, MER_pos_1404), sono state realizzate da Luca Merisio.
Si segnala che, tra le stampe e i negativi, si trovavano anche una fotografia che ritrae una scena di vita quotidiana a Pescina, in provincia dell'Aquila (MER_pos_1659), sei che riprendono l'oasi naturalistica Lago di Alviano, in provincia di Terni (MER_pos_1406, MER_neg_047456, MER_neg_047459, MER_neg_047462, MER_neg_047721, MER_neg_047726), cinque scattate durante la vendemmia a Pitigliano, in provincia di Grosseto (MER_neg_048329, MER_neg_048342, MER_neg_048347, MER_neg_048348, MER_neg_048350) e una relativa alla basilica concattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo ad Atri, in provincia di Teramo (MER_pos_1381).
bibliografia
Genere: bibliografia di confronto
Autore: Touring Club Italiano
Titolo libro o rivista: Lazio
Luogo di edizione: Milano
Editore: Touring Club Italiano
Data: 1967
Info
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Fondo Pepi Merisio
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Materiale datato al [sec. XX, anni '50 - sec. XX, anni '90]
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Lazio
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Informazioni
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Archivistiche
Titolo attribuito: Lazio
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consistenza
Stampe in bianco e nero su carta baritata: 509
Stampe in bianco e nero su carta politenata: 64
Negativi in bianco e nero: 6542
Stampe in bianco e nero su carta politenata: 64
Negativi in bianco e nero: 6542
Info
Soggetto Produttore
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Merisio, Pepi
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Museo delle storie di Bergamo
Convento di San Francesco
p.zza Mercato del fieno, 6/A - 24129, Bergamo
Convento di San Francesco
p.zza Mercato del fieno, 6/A - 24129, Bergamo
edit
Valentina Fornoni