descrizione soggetto
Le fotografie che costituiscono questa serie documentano non solo le bellezze architettoniche e artistiche delle città lombarde, con una particolare attenzione a Milano, ma anche, e soprattutto, la vita che vi trova luogo e le persone che vi abitano. Si tratta di stampe e di negativi in bianco e nero che ritraggono paesaggi, monumenti e la vita quotidiana e lavorativa della gente del posto.
Lo sguardo di Pepi Merisio si sofferma non solo sugli elementi paesaggistici e monumentali che caratterizzano le città, ma anche sulle tradizioni, la cultura, la religiosità e il lavoro artigiano di questi luoghi, durante gli anni in cui l'Italia ha vissuto un profondo cambiamento economico e sociale.
Per un confronto con altri scatti che ritraggono le località lombarde, si rimanda a una pubblicazione realizzata dal fotografo nel 1976, in cui le fotografie di Merisio sono accompagnate da racconti di natura storica, artistica e culturale curati da Gino Carrara: "Antiche città di Lombardia" (cfr. bibliografia).
Lo sguardo di Pepi Merisio si sofferma non solo sugli elementi paesaggistici e monumentali che caratterizzano le città, ma anche sulle tradizioni, la cultura, la religiosità e il lavoro artigiano di questi luoghi, durante gli anni in cui l'Italia ha vissuto un profondo cambiamento economico e sociale.
Per un confronto con altri scatti che ritraggono le località lombarde, si rimanda a una pubblicazione realizzata dal fotografo nel 1976, in cui le fotografie di Merisio sono accompagnate da racconti di natura storica, artistica e culturale curati da Gino Carrara: "Antiche città di Lombardia" (cfr. bibliografia).
indicazioni sull'oggetto
La serie si compone di 510 stampe in bianco e nero su carta baritata e politenata (da MER_pos_2505 a MER_pos_2573; da MER_pos_3191 a MER_pos_3541; da MER_pos_3599 a MER_pos_3674), di cui 507 digitalizzate e catalogate, e di 8666 negativi in bianco e nero (da MER_neg_050231 a MER_neg_050503; da MER_neg_058367 a MER_neg_065178; da MER_neg_065213 a MER_neg_065774; da MER_neg_075776 a MER_neg_076799), di cui 1242 digitalizzati e catalogati.
I fototipi erano originariamente conservati in dodici scatole diverse. Quattro delle sei scatole che contenevano le stampe erano intitolate "LOMBARDIA"; le altre due "CITTÀ LOMBARDIA / MILANO" e "MILANO". Delle scatole destinate ai negativi, tre sono intitolate "LOMBARDIA"; le restanti riportano titoli differenti: "CITTÀ DI LOMBARDIA", "LOMBARDIA - CITTÀ", "'LA SCALA'". Quest'ultima scatola contiene, oltre ai negativi in oggetto, anche i negativi da MER_neg_049465 a MER_neg_050230, custoditi all'interno di una cartelletta bianca intitolata "LA SCALA". Analogamente, la scatola "LOMBARDIA - CITTÀ" contiene, oltre ai negativi in oggetto, anche i negativi da MER_neg_065179 a MER_neg_065212, conservati in un foglio di pergamino intitolato "La Scala", che confluiscono nella serie "La Scala".
Le stampe hanno dimensioni varie, dalle più piccole di 18x24 cm alle più grandi nel formato 30x40 cm, e prevale, con più di 200 fototipi, il formato 30x40 cm; i negativi hanno formati standard di 2,4x3,6 cm o di 6x6 cm.
I fototipi erano originariamente conservati in dodici scatole diverse. Quattro delle sei scatole che contenevano le stampe erano intitolate "LOMBARDIA"; le altre due "CITTÀ LOMBARDIA / MILANO" e "MILANO". Delle scatole destinate ai negativi, tre sono intitolate "LOMBARDIA"; le restanti riportano titoli differenti: "CITTÀ DI LOMBARDIA", "LOMBARDIA - CITTÀ", "'LA SCALA'". Quest'ultima scatola contiene, oltre ai negativi in oggetto, anche i negativi da MER_neg_049465 a MER_neg_050230, custoditi all'interno di una cartelletta bianca intitolata "LA SCALA". Analogamente, la scatola "LOMBARDIA - CITTÀ" contiene, oltre ai negativi in oggetto, anche i negativi da MER_neg_065179 a MER_neg_065212, conservati in un foglio di pergamino intitolato "La Scala", che confluiscono nella serie "La Scala".
Le stampe hanno dimensioni varie, dalle più piccole di 18x24 cm alle più grandi nel formato 30x40 cm, e prevale, con più di 200 fototipi, il formato 30x40 cm; i negativi hanno formati standard di 2,4x3,6 cm o di 6x6 cm.
notizie storico critiche
Attento osservatore della realtà, Pepi Merisio coglie con questi scatti la vita che si svolge nei luoghi che ritrae. Colti nella quotidianità della gente del posto che li frequenta, nella loro immutabilità dinnanzi allo scorrere del tempo, questi luoghi regalano un panorama complesso e sfaccettato della cultura, della socialità, dell'amore per la terra e per il lavoro che da essa scaturisce.
Sulla base della consuetudine di Pepi Merisio di non attribuire un titolo alle proprie fotografie, si è ritenuto, salvo motivate eccezioni di cui si trova traccia nella scheda del singolo fototipo, di non conferire dignità di titolo proprio alle annotazioni presenti al verso delle stampe o sui fogli di pergamino che contengono i negativi, poichè interpretabili solamente come appunti dell'autore circa il luogo e la data dello scatto.
Complessivamente le fotografie si datano, sulla base di un'analisi stilistica e dei soggetti ritratti, ad un periodo compreso tra gli anni Cinquanta e la fine del secolo scorso. Per le stampe su carta politenata, ferma restando la collocazione dello scatto in questo arco cronologico, la produzione della stampa deve essere successiva all'introduzione di questo tipo di carta, diffusa a partire dagli anni Settanta. Per alcuni negativi, e di conseguenza per le stampe da essi tratte, la data dello scatto è stata reperita sui fogli di pergamino in cui erano originariamente conservati. Per altre fotografie il lasso di tempo è stato ristretto sulla base delle indicazioni riportate direttamente sul supporto o ricavate dalla bibliografia correlata o da altri fototipi. In ultimo, si è tenuto conto di riferimenti interni alla fotografia, come locandine e opere di architettura novecentesche, come termine post quem per datare lo scatto.
In una delle scatole che contenevano le stampe (da MER_pos_3250 a MER_pos_3370), è inserita una busta bianca intitolata "Statue Duomo Milano", che conteneva dodici stampe in bianco e nero (da MER_pos_3250 a MER_pos_3260) e costituisce la relativa sottoserie.
Si segnala che, conservate nelle scatole che contenevano le stampe, si trovavano anche due fotografie che ritraggono delle cascine di Tortona, in provincia di Alessandria (MER_pos_3335, MER_pos_3380), una che ritrae l'Antica Spezieria di San Giovanni a Parma (MER_pos_3329), due relative alla bottega di un sellaio a Bussolengo, in provincia di Verona (MER_pos_3461, MER_pos_3462), due che mostrano un gruppo scultoreo a Cuneo (MER_pos_3398 e MER_pos_3399) e dieci scattate alla mostra scambio di auto e moto d'epoca a Padova (MER_pos_3306, da MER_pos_3308 a MER_pos_3314, MER_pos_3317, MER_pos_3318).
Sulla base della consuetudine di Pepi Merisio di non attribuire un titolo alle proprie fotografie, si è ritenuto, salvo motivate eccezioni di cui si trova traccia nella scheda del singolo fototipo, di non conferire dignità di titolo proprio alle annotazioni presenti al verso delle stampe o sui fogli di pergamino che contengono i negativi, poichè interpretabili solamente come appunti dell'autore circa il luogo e la data dello scatto.
Complessivamente le fotografie si datano, sulla base di un'analisi stilistica e dei soggetti ritratti, ad un periodo compreso tra gli anni Cinquanta e la fine del secolo scorso. Per le stampe su carta politenata, ferma restando la collocazione dello scatto in questo arco cronologico, la produzione della stampa deve essere successiva all'introduzione di questo tipo di carta, diffusa a partire dagli anni Settanta. Per alcuni negativi, e di conseguenza per le stampe da essi tratte, la data dello scatto è stata reperita sui fogli di pergamino in cui erano originariamente conservati. Per altre fotografie il lasso di tempo è stato ristretto sulla base delle indicazioni riportate direttamente sul supporto o ricavate dalla bibliografia correlata o da altri fototipi. In ultimo, si è tenuto conto di riferimenti interni alla fotografia, come locandine e opere di architettura novecentesche, come termine post quem per datare lo scatto.
In una delle scatole che contenevano le stampe (da MER_pos_3250 a MER_pos_3370), è inserita una busta bianca intitolata "Statue Duomo Milano", che conteneva dodici stampe in bianco e nero (da MER_pos_3250 a MER_pos_3260) e costituisce la relativa sottoserie.
Si segnala che, conservate nelle scatole che contenevano le stampe, si trovavano anche due fotografie che ritraggono delle cascine di Tortona, in provincia di Alessandria (MER_pos_3335, MER_pos_3380), una che ritrae l'Antica Spezieria di San Giovanni a Parma (MER_pos_3329), due relative alla bottega di un sellaio a Bussolengo, in provincia di Verona (MER_pos_3461, MER_pos_3462), due che mostrano un gruppo scultoreo a Cuneo (MER_pos_3398 e MER_pos_3399) e dieci scattate alla mostra scambio di auto e moto d'epoca a Padova (MER_pos_3306, da MER_pos_3308 a MER_pos_3314, MER_pos_3317, MER_pos_3318).
bibliografia
Genere: bibliografia di confronto
Autore: Merisio, Pepi; Gavazzeni, Gianandrea
Titolo libro o rivista: Antiche città di Lombardia
Luogo di edizione: Bergamo
Editore: Poligrafiche Bolis
Data: 1976
Genere: bibliografia di confronto
Autore: Merisio, Pepi; Gavazzeni, Gianandrea
Titolo libro o rivista: Antiche città di Lombardia
Luogo di edizione: Bergamo
Editore: Zanichelli Editore
Data: 1977
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Fondo Pepi Merisio
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Materiale datato al [sec. XX, anni '50 - sec. XX, anni '90]
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Informazioni
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Archivistiche
Titolo attribuito: Lombardia
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consistenza
Stampe in bianco e nero su carta baritata: 328
Stampe in bianco e nero su carta politenata: 182
Negativi in bianco e nero: 8666
Stampe in bianco e nero su carta politenata: 182
Negativi in bianco e nero: 8666
Info
Soggetto Produttore
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Merisio, Pepi
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Museo delle storie di Bergamo
Convento di San Francesco
p.zza Mercato del fieno, 6/A - 24129, Bergamo
Convento di San Francesco
p.zza Mercato del fieno, 6/A - 24129, Bergamo
edit
Valentina Fornoni