Raccolta Cavalli

Si tratta di una raccolta di ritratti all'albumina in formato Cartes de visite, realizzati in studio da fotografi polacchi di Varsavia nella seconda metà dell'Ottocento. 15 scatti sono stati eseguiti dallo studio di Karol Beyer, tra i primi e più noti della città. I soggetti, singoli o in coppia, provengono sia da borghesia e nobiltà locale, sia dal mondo popolare, questi ultimi in abiti tradizionali o con attrezzi da lavoro.

Tutte le Cartes de visite riportano indicazioni dello studio fotografico: marchio sul verso e/o denominazione e luogo di attività sul recto. Gli studi produttori sono: Karol Beyer, Kloch & Dutkiewicz, Maxymiljan Fajans e Jan Mieczkowski, con sede a Varsavia. Le foto a marchio Karol Beyer provengono dall'ultimo studio del fotografo, situato in Krakowskie Przedmiescie n° 389.
Domenico Lucchetti aveva montato le immagini su tre cartoncini colorati, apponendo a penna blu, tra le due file di Cartes de visite "Dono Cavalli - Galleria Borgo Pignolo" e denominando il fondo "Cavalli".
Le stampe erano state inserite da Lucchetti in una busta bianca assieme ad altre stampe, sempre montate su cartoncino, facenti parte della Raccolta Sacchiero.
In fase di riordino e di catalogazione (2017) si è deciso di mantenere il raggruppamento e la denominazione dati dal collezionista, ma di aggiungere la denominazione Fondo Karol Beyer in riferimento al principale studio fotografico produttore.
È stato attribuito il n° di inventario a ciascun pezzo secondo la dicitura "CAV-n" apponendolo a matita sul verso della stampa.
E' stata inoltre apposta un'etichetta bianca con lo stesso n. di inventario (che funge anche da collocazione) sul recto, in basso a destra, delle buste trasparenti (nuovo condizionamento)

Lucchetti acquistava stampe e negativi da privati o presso mercatini oppure li ritirava dopo la morte del proprietario o la chiusura degli studi fotografici. L'indicazione autografa sui cartoncini per il montaggio rimanda alla donazione del gruppo di scatti da parte della Galleria Borgo Pignolo nella persona di Cavalli.
Per quanto riguarda la datazione del fondo, si è scelto di attenersi alle notizie biografiche dei soggetti produttori dei fototipi, aggiungendo l'elemento della tecnica all'albumina per restringere l'arco temporale. Così facendo l'ipotesi più verosimile è che tutti i fototipi siano compresi tra il 1855 e il 1890.