Fondo Vedute del Giappone

Il fondo è composto da 19 stampe fotografiche all'albumina che raffigurano paesaggi (GIAP-1 e GIAP-19) e templi giapponesi o parti architettoniche di essi. La maggior parte degli scatti, undici in totale, hanno per soggetto templi presenti nella località di Nikko.
Di questi templi vengono rappresentati sia gli edifici sia i particolari decorativi.
Non di tutte le immagini è stato riconosciuto il tempio afferente; si segnala che essi sono quattro, tre dei quali di rito shintoista, uno di rito buddhista:
-Tempio Toshogu (shintoista);
-Tempio Rinnoji (shintoista);
- Tempio Futurasan (shintoista);
- Tempio Taywin (buddhista).
Il fototipo con segnatura GIAP-19 raffigura invece l'ingresso del tempio buddista Kurotani di Kyoto.

Le 19 stampe all'albumina sono di identico formato, alcune piccole variazioni in centimetri sono dovute alle operazioni di rifilatura. Le misure dell'emulsione sono 20x26 cm, mentre quelle del supporto secondario 25x33 cm. Esse variano anche a causa dell'orientamento: alcune fotografie sono orientate in verticale altre in orizzontale.
Sono state stampate a contatto da negative su lastra di vetro. Delle fotografie,18 sono state colorate a mano con colori sintetici all'anilina, da segnalare il fototipo con segnatura GIAP-4, unico esemplare del fondo in bianco e nero.
Le stampe sono montate su cartoncini neri, anch'essi rifilati a mano e che, nelle intenzioni dell'autore o del venditore, dovevano essere di identico formato. Come il fototipo, le misure del supporto secondario variano di qualche centimetro. 14 stampe presentano in basso o in alto una fascetta didascalica in lingua inglese: una banda nera a caratteri bianchi, risultante dall'applicazione, prima della stampa, di una striscia di carta sulla lastra di vetro. Il tipo di carattere è analogo. Le sigle alfanumeriche non sono sequenziali.
Domenico Lucchetti aveva raggruppato le stampe in relazione alla nazione di riferimento, il Giappone. In fase di riordino e di catalogazione si è deciso di mantenere il raggruppamento e di utilizzare una denominazione idonea a indicare i soggetti delle stampe.

L'analisi storico-artistica dei fototipi, l'identico formato e la presenza di analoghe didascalie con sigla, consentono di considerare le stampe parte di una o più serie realizzate in Giappone a scopo commerciale e destinate ai turisti provenienti dall'America e dall'Europa. I caratteri tecnici (carta all'albumina e colorazione a mano con colori all'anilina) suggeriscono l'attribuzione alla Scuola di Yokohama (Yokohama Shashin, ovvero la "fotografia in stile Yokohama") attiva nel periodo 1868-1912 (epoca Meiji, dal nome della dinastia imperiale). La maggior parte delle stampe, infatti, sono conservate presso l'International research center for Japanese studies. L'autore o gli autori rimangono ignoti.
Non è nota la provenienza delle immagini: Lucchetti acquistava stampe e negativi da privati o presso mercatini oppure li ritirava dopo la morte del proprietario o la chiusura degli studi fotografici.