Affresco sulla facciata della chiesa parrocchiale di Averara

Pier Achille Terzi, detto Tito (Gromo, 6 luglio 1936 - Bergamo, 22 settembre 2010), è stato un fotografo italiano.
Nasce a Gromo in provincia di Bergamo, alta Valle Seriana, da Luigi Terzi ed Emma Bonsaglia, famiglia proprietaria sin dall'Ottocento della farmacia del paese.
Alla fine degli anni '50, la famiglia Terzi si trasferisce a Bergamo, dove Tito, diplomato geometra, inizia a collaborare con la tipografia di Cesare Bonfanti.
Proprio in questo periodo, si vanno fortificando in lui due nuove passioni: quella per la montagna e quella per la fotografia, connubio che lo porterà ad avere all'attivo nel giro di poco tempo migliaia di scatti tra paesaggi e ritratti.
Nel luglio del 1970, a Gromo, presso Palazzo Milesi, con la promozione dell'amministrazione comunale, si tiene la sua prima personale in bianco e nero, raffigurante i volti della gente delle valli bergamasche.
Nel 1975, edito da Cesare Ferrari, con testi di don Nicola Morali, viene pubblicato il suo primo libro: "Il volto di Clusone".
Da questo momento l'attività del Terzi è totalmente imperniata sulla fotografia: la pubblicazione di svariati libri a tema locale lo porta nel 1990 a ideare, sempre assieme all'editore Cesare Ferrari, la creazione del mensile "Orobie", rivista che si prefigge di valorizzare gli aspetti paesaggistici, sociali e culturali delle Prealpi Bergamasche, documentandone non solo la natura, ma la vita della gente con le sue trasformazioni.
Si spegne, dopo una lunga malattia, il 22 settembre del 2010.
Nel dicembre dello stesso anno il Comune di Bergamo, comprendendo il valore della sua opera, gli conferisce l'attestato di Civica Benemerenza, in cui viene definito "Grande fotografo e amico del mondo e della civiltà alpina".
Nel 2015, il 28 gennaio la moglie Adele Tavella, consegna in deposito ventennale il fondo Terzi, composto da più di 43000 diapositive a colori, alla Fondazione Bergamo nella Storia; tra il 7 e il 30 agosto, a Gromo, presso la Sala Consiliare del Comune, si tiene la mostra "Incanti di luce", curata da Adele Tavella e Barabara Cattaneo.
L'11 ottobre 2015 l'amministrazione comunale di Gromo, suo paese natale, gli intitola una via: la vecchia scalinata che si trova nel centro storico del paese, un tempo chiamata Valmezzera, diventa via Tito Terzi.

Luigi Arzuffi è stato un pittore e scultore italiano. Nasce da Pasquale, anch'egli pittore, e sin dall'infanzia conferma una naturale predisposizione per le belle arti, tanto che, nel 1947, s'iscrive all'Accademia Carrara di Bergamo diretta da Achille Funi. Collabora con il padre in vari lavori nel bergamasco, dedicandosi soprattutto a lavori di affreschista in edifici religiosi.