descrizione soggetto
Gli scatti che costituiscono il fondo testimoniano lo sviluppo delle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni di Bergamo e delle sua provincia. Diverse fotografie documentano il settore siderurgico e gli impianti di acciaieria. L'interesse è rivolto in particolare all'industria, ma parte della documentazione visiva ritrae il mondo agricolo, con uno sguardo attento all'evoluzione delle tecniche di coltivazione e all'introduzione di moderni macchinari.
Non mancano stampe che mostrano il perdurare di alcuni mestieri tradizionali o più artgianali come il cestaio, le attività delle miniere di Schilpario o il mondo della pastorizia, immortalati in bianco e nero tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Oltre alle attività produttive, all'interno del fondo si trovano ritratte scene che rivelano l'interesse della Camera di Commercio anche per il ruolo delle scuole professionali. Infine, buona parte del complesso archivistivo si caratterizza per la presenza di immagini che testimoniano il lavoro della Camera di Commercio, impegnata in convegni, conferenze, incontri fieristici ecc.
Non mancano stampe che mostrano il perdurare di alcuni mestieri tradizionali o più artgianali come il cestaio, le attività delle miniere di Schilpario o il mondo della pastorizia, immortalati in bianco e nero tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Oltre alle attività produttive, all'interno del fondo si trovano ritratte scene che rivelano l'interesse della Camera di Commercio anche per il ruolo delle scuole professionali. Infine, buona parte del complesso archivistivo si caratterizza per la presenza di immagini che testimoniano il lavoro della Camera di Commercio, impegnata in convegni, conferenze, incontri fieristici ecc.
indicazioni sull'oggetto
Il Fondo Camera di Commercio è costituito da 2.595 positivi, 174 negativi e 270 diapositive raccolti e commissionati dalla Camera di Commercio di Bergamo. Non tutte le fotografie presenti all'interno del fondo sono presenti in originale. Il materiale è stato consegnato distinto in due blocchi principali: fotografie già censite dall'ente (nello specifico 9 album e 24 faldoni di positivi, un faldone di negativi e un faldone di diapositive); stampe, diapositive e negativi non censiti (suddivisi in album, raccoglitori, faldoni e buste). Una terza parte dell'archivio, meno consistente e costituita da altri quattro faldoni di materiale vario, è stata consegnata in una fase successiva.
L'ente aveva provveduto all'assagnazione di un numero di corda alle sole fotografie censite. La segnatura precedente è stata rispetta durante la fase di attribuzione del numero di inventario interno del Museo, che risulta costituito dalla sigla CDC (Camera di Commercio), da pos/neg/dia (positivo, negativo, diapositiva) e un numero progressivo corrispondete a quello della segnatura precedente (es. CDC_pos_0001). Si è evidenziata all'interno del faldone o dell'album l'assenza di uno o più fototipi. In corrispondenza di alcune fotografie mancanti sì è infatti riscontrata la presenza di una nota manoscritta che documenta il prestito della stampa, della diapositiva o del negativo a terzi e la sua mancata restituzione. In altri casi l'oggetto fotografico è stato sostituito da una riproduzione in fotocopia; in altri ancora la busta è risultata semplicemente vuota. Si segnala che alcune immagini avrebbero dovuto essere presenti sia come stampa sia come negativo, oppure sia come stampa sia come diapositiva: in vari casi è emersa la presenza dello scatto in una sola delle due tipologie fotografiche. Sotto il profilo archivistico, si è scelto di non colmare i vuoti numerici che si sono venuti a creare e si è optato invece per dare segnalazione delle lacune a livello di scheda "raccolta" o "album". La scheda fondo, infatti, figlia in tante schede "raccolta" e "album" quanti sono i faldoni e gli album che compongono l'archivio dell'ente. A loro volta le raccolte e gli album figliano in schede singola foto relative ai positivi, ai negativi o alle diapositive. La catalogazione ha rispettato la struttura del fondo così come organizzata dalla Camera di Commercio.
La compilazione delle schede catalografiche si è basata sulla normativa vigente, rispettando i criteri concordati con i responsabili dell'Archivio.
La parte del fondo censita è stata consegnata dalla Camera di Commmercio assieme ad un allegato riportante tutte le informazioni a disposizione dell'ente: numero di corda, numero del contenitore (album o faldone), tipologia fotografica, autore, titolo, luogo, anno e una serie di voci, riportate sotto l'etichetta "settore", volte a inquadrare il contesto produttivo di appartenza del soggetto ritratto. In fase di catalogazione si è proceduto con la verifica di tutte le informazioni riportate nel file e laddove sono stati riscontrati degli errori di pre-catalogo, questi sono stati menzionati nel campo "Notizie storico-critiche" della scheda della singola foto. Si segnala inoltre che la descrizione del soggetto presente all'interno dell'allegato al di sotto dell'etichetta "titolo" non è stata trascritta nel campo "Titolo proprio" della scheda della fotografia, ma unicamente nel campo "Notizie storico-critiche", nel rispetto di quanto espresso dalla scheda F elaborata dall'ICCD che considera titolo proprio quello assegnato dall'autore o dalla tradizione e direttamente riportato sull'opera. Diversamente, le schede singola foto che recano il "Titolo proprio" è perchè al recto o al verso della stampa è stata riscontrata la presenza di un titolo assegnato all'immagine.
Attualmente è stata oggetto di catalogazione la sola parte del fondo che era stata censita, mentre si è proceduto con l'inventariazione e la digitalizzazione di quasi tutto il materiale non censito. Per la parte non censita si è provveduto con l'assegnazione di un numero di inventario ex-novo, proseguendo la numerazione di corda precedente.
L'ente aveva provveduto all'assagnazione di un numero di corda alle sole fotografie censite. La segnatura precedente è stata rispetta durante la fase di attribuzione del numero di inventario interno del Museo, che risulta costituito dalla sigla CDC (Camera di Commercio), da pos/neg/dia (positivo, negativo, diapositiva) e un numero progressivo corrispondete a quello della segnatura precedente (es. CDC_pos_0001). Si è evidenziata all'interno del faldone o dell'album l'assenza di uno o più fototipi. In corrispondenza di alcune fotografie mancanti sì è infatti riscontrata la presenza di una nota manoscritta che documenta il prestito della stampa, della diapositiva o del negativo a terzi e la sua mancata restituzione. In altri casi l'oggetto fotografico è stato sostituito da una riproduzione in fotocopia; in altri ancora la busta è risultata semplicemente vuota. Si segnala che alcune immagini avrebbero dovuto essere presenti sia come stampa sia come negativo, oppure sia come stampa sia come diapositiva: in vari casi è emersa la presenza dello scatto in una sola delle due tipologie fotografiche. Sotto il profilo archivistico, si è scelto di non colmare i vuoti numerici che si sono venuti a creare e si è optato invece per dare segnalazione delle lacune a livello di scheda "raccolta" o "album". La scheda fondo, infatti, figlia in tante schede "raccolta" e "album" quanti sono i faldoni e gli album che compongono l'archivio dell'ente. A loro volta le raccolte e gli album figliano in schede singola foto relative ai positivi, ai negativi o alle diapositive. La catalogazione ha rispettato la struttura del fondo così come organizzata dalla Camera di Commercio.
La compilazione delle schede catalografiche si è basata sulla normativa vigente, rispettando i criteri concordati con i responsabili dell'Archivio.
La parte del fondo censita è stata consegnata dalla Camera di Commmercio assieme ad un allegato riportante tutte le informazioni a disposizione dell'ente: numero di corda, numero del contenitore (album o faldone), tipologia fotografica, autore, titolo, luogo, anno e una serie di voci, riportate sotto l'etichetta "settore", volte a inquadrare il contesto produttivo di appartenza del soggetto ritratto. In fase di catalogazione si è proceduto con la verifica di tutte le informazioni riportate nel file e laddove sono stati riscontrati degli errori di pre-catalogo, questi sono stati menzionati nel campo "Notizie storico-critiche" della scheda della singola foto. Si segnala inoltre che la descrizione del soggetto presente all'interno dell'allegato al di sotto dell'etichetta "titolo" non è stata trascritta nel campo "Titolo proprio" della scheda della fotografia, ma unicamente nel campo "Notizie storico-critiche", nel rispetto di quanto espresso dalla scheda F elaborata dall'ICCD che considera titolo proprio quello assegnato dall'autore o dalla tradizione e direttamente riportato sull'opera. Diversamente, le schede singola foto che recano il "Titolo proprio" è perchè al recto o al verso della stampa è stata riscontrata la presenza di un titolo assegnato all'immagine.
Attualmente è stata oggetto di catalogazione la sola parte del fondo che era stata censita, mentre si è proceduto con l'inventariazione e la digitalizzazione di quasi tutto il materiale non censito. Per la parte non censita si è provveduto con l'assegnazione di un numero di inventario ex-novo, proseguendo la numerazione di corda precedente.
notizie storico critiche
Il Fondo Camera di Commercio è stato depositato presso l'Archivio fotografico Sestini, gestito dal Museo delle storie di Bergamo, nel 2019. Il complesso archivistico è frutto della raccolta di materiale fotografico o della commessa di servizi e scatti fotografici da parte dell'ente Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bergamo nell'ambito dello svolgimento della propria attività. Il nucleo fotografico è stato prodotto con l'intento di dare testimonianza del ruolo svolto dall'ente in affiancamento alle aziende del territorio, impegnate nei diversi settori produttivi: artigianato, agricultura e allevamento, industria, turismo, formazione professionale ecc.
L'arco temporale entro cui possono essere collocati i fototipi va dalla metà del secolo scorso fino al primo decennio del Duemila.
Tra il materiale che costituisce il fondo sono presenti alcuni scatti che risultano essere riproduzioni moderne di soggetti più datati. Un esempio è quello delle stampe realizzate attorno alla seconda metà del XX sec. e che ritraggano lo stabilimento di Crespi d'Adda dai primi anni della sua fondazione, avvenuta nel 1870, fino ai primi decenni del Novecento.
Diversi sono gli autori delle fotografie. Tra i più ricorrenti si citano: Wells Mauri; Weiller Mauri; Fausto Asperti, titolare dello studio Foto Express; Gianni Locatelli; Fotoflash Attualità; A. Giavazzi; Claudio Guerra; studio Gentili, e tanti altri. Tra i nomi compaiono anche studi fotografici molto noti come: Publifoto, Studio Farabola; Apis Milano.
L'arco temporale entro cui possono essere collocati i fototipi va dalla metà del secolo scorso fino al primo decennio del Duemila.
Tra il materiale che costituisce il fondo sono presenti alcuni scatti che risultano essere riproduzioni moderne di soggetti più datati. Un esempio è quello delle stampe realizzate attorno alla seconda metà del XX sec. e che ritraggano lo stabilimento di Crespi d'Adda dai primi anni della sua fondazione, avvenuta nel 1870, fino ai primi decenni del Novecento.
Diversi sono gli autori delle fotografie. Tra i più ricorrenti si citano: Wells Mauri; Weiller Mauri; Fausto Asperti, titolare dello studio Foto Express; Gianni Locatelli; Fotoflash Attualità; A. Giavazzi; Claudio Guerra; studio Gentili, e tanti altri. Tra i nomi compaiono anche studi fotografici molto noti come: Publifoto, Studio Farabola; Apis Milano.
bibliografia
Genere: bibliografia di confronto
Autore: Alberto Lupini
Titolo libro o rivista: La Camera di Commercio di Bergamo. Origini e sviluppo storico dell'ente nell'evoluzione dell'economia locale.
Luogo di edizione: Bergamo
Editore: Edizione a cura della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bergamo
Data: 1984
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Materiale datato al [sec. XIX, seconda metà - sec. XXI, primo decennio]
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materiale vario
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Archivistiche
Titolo attribuito: Fondo Camera di Commercio
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consistenza
positivi: 2.595
negativi: 174
diapositive: 270
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Info
Soggetto Produttore
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Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bergamo (Bergamo)
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Museo delle storie di Bergamo
Convento di San Francesco
p.zza Mercato del fieno, 6/A - 24129, Bergamo
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